Powered By Blogger

domenica 17 agosto 2014

Una storia Italiana

Voglio raccontarvi una storia.
Non sono mai stato un bravo storyteller ma è tutta la notte che mi chiama e devo farla uscire per evitare che mi avvolga troppo e non mi lasci respirare.
Ad accompagnarvi in questo viaggio, a ritroso della mia mente vorrei ci fosse Enya con il brano Waterfall...cuore aperto mi raccomando...


Sono nato trentasette anni fa in una piccola città di provincia ed all'età di quattro anni ci siamo trasferiti in un paese limitrofo.
Tremilacinquecento anime...noi compresi.
Passarono gli inverni e fu abbastanza semplice scremare le persone che quest'anima neppure sapevano dove fosse riposta e la storia che vado a raccontare dimostra quanto meschina ed infinitamente infima possa essere la razza umana, specialmente se caratterizzata da scarsa cultura.
Tutto cominciò facendo conoscenza con una famiglia di Argentini... o meglio figli di italiani emigrati nel dopoguerra e rientrati a causa della crisi economica di qualche anno fa.
Piemontesi a tutti gli effetti...Cognome compreso.
Una famiglia come tante, marito, moglie, due figlie, una delle quali appena adolescente e l'altra di pochi mesi.
Tanti piccoli problemi come abbiamo tutti, e dignità da vendere.
Nacque una bella amicizia ma le cose per loro non andarono come sperato e furono costretti a spostarsi in Spagna dove la vita era più simile alla loro non solo per la lingua.
Passò qualche anno ed io con la mia dolce metà decidemmo di andarli a trovare.
Passammo giorni sereni e ci fu anche l'occasione per fare un po' di magia.
I cuori si aprirono e venimmo a  conoscenza di fatti terribili che erano avvenuti proprio a pochi passi da noi.
Fatti che sembrano uscire da quelle assurde vicende americane che si sentono solo in televisione.
Scapparono dalla crisi argentina in cerca di riscatto e di lavoro con l'aiuto di una persona economicamente benestante, forse troppo per loro ed in poco tempo i risparmi finirono e lo sconforto tornò a bussare alla loro porta.
Colpiti da questa nuova triste avventura  incontrarono per caso quello che, di primo acchito sembrò essere un benefattore, ma che con il tempo si dimostrò il più perfido degli aguzzini.
Promise loro lavoro, un aiuto per regolarizzare tutti i documenti ed in cambio di cosa? Ospitalità,  un lavoro, cibo per i loro figli...Stupendo no?
NO!
Il tempo passava, i documenti non arrivavano mai ed il lavoro tanto agoniato?
Le donne a pulire casa ed a fare le badanti, l'uomo a tenere in quadro la casa, fare lavori di muratura, idraulica, portare i figli del "padrone" a scuola...per cosa?
Dormire nascosti in un tugurio e mangiare pasta in bianco...la loro dignità era stata nuovamente sotterrata ed a questo si aggiungeva la paura di essere scoperti senza documenti, con il permesso turistico scaduto ed il rischio rimpatriati...paura alimentata dalle bestie che li sfruttavano.
Quelle stesse bestie che la domenica andavano a pregare al tempio,  che cantavano lodi al Signore e che ben vestiti osannavano l'uguaglianza dei popoli.
Quelle stesse bestie che con demoniaca ironia li portarono ad un comizio del caro comandante de carroccio che inneggiava contro chi (come quegli stessi aguzzini) ospitava clandestini.
Quelle stesse bestie che se li incontravano in paese e c'erano venti centimetri di neve sulla strada non concedevano neppure un passaggio in macchina per tornare alle loro "celle". Quelle stesse bestie che neppure si curavano dei pianti di due bambine che avevano l'età dei loro figli, figli cresciuti con la stessa mentalità razzista ed ignorante che contraddistingue gli animali.
Quelle stesse bestie che con i loro gazebo e le loro bandiere propagandavano e propagandano nelle piazze orgogli di cui hanno sentito lontanamente parlare e che usano nelle toilette per pulirsi.
Quelle stesse bestie a cui non auguro giustizia divina, conscio del fatto che per un Essere Superiore sia solo tempo sprecato accanirsi su tali serpi striscianti.
Dio che fortunatamente un giorno ha voltato lo sguardo verso questa famiglia argentina ed ha mandato loro un amico che li ha aiutati veramente,  trovato un lavoro dignitoso che permettesse loro di pagarsi un affitto, gli studi per le figlie e tornare finalmente oggi nella loro Terra di origine e dimenticare, almeno in parte, questo terribile sogno italiano voltatosi per colpa di qualcuno in incubo.
Questo è il punto in cui mi piacerebbe scrivere come nei titoli di coda dei telefilm...Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore...ma purtroppo in questo caso la mia fantasia non potrebbe neppure ricreare questa tremenda ed orribile storia italiana che vale la pena di ricordare e mantenere in vita affinché non abbia più a ripetersi.