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venerdì 18 luglio 2014

Tarot

La stanza era scura, illuminata solamente da quelle consumate candele poste su un antico candelabro di peltro.
Il lettore indicò silenziosamente quel misterioso mazzo di tarocchi e li estrasse dalla loro logora scatola di cartone finemente decorata.
Di fianco a lui una figura esile alzò la sua timida mano destra nell'atto di tagliare il mazzo ma il lettore la fermò con un gesto tanto sicuro quanto autoritario.
Allorchè prese il mazzo e lo adagiò sul palmo della ragazza e si pronunciò:
" Chiudi gli occhi ora e concentrati solo su te stessa".
Così fece prendendo un profondo respiro. Passarono pochi istanti e le sue palpebre cominciarono a vibrare e più si muovevano e più il mazzo cominciava a muoversi.
Una forza invisibile e misteriosa aleggiava nella stanza.
"Brava, concentrati, stai andando benissimo" - incitava con voce pacata il lettore.
" Ora apri gli occhi".
Silenziosamente le palpebre si aprirono lentamente fino ad allargarsi in un momento di stupore.
Il mazzo si era diviso in due.
" Separa il mazzo dove ti è stato indicato e volta la carta" - le istruzioni erano sempre brevi e ben distinte, nulla era lasciato al caso.
Così fece ed i suoi occhi si allargarono ancora di più, il respiro si fece affannoso.
... XIII LA MORTE
" Non temere quell' oscuro cavaliere, lascia andare il passato, accetta il cambiamento, abbi fiducia nella rinascita ed in te stessa, purifica il tuo essere, preparati a ricominciare tutto da capo e ricorda che ogni fine è un nuovo inizio...cos'hai chiesto agli arcani".
Lei sorrise lo fissò dolcemente e disse:
"Troverò mai la forza per tornare a vivere intensamente?"
Ed in quel breve istante le candele si spensero e tutto fu pronto per ricominciare.
 
 
      

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